The Lawtech University according to Fedro

What do you think the real University is?

His notes, in response to this question, state the following:

The real University, he said, has no specific location. It owns no property, pays no salaries and receives no material dues. The real University is a state of mind. It is that great heritage of rational thought that has been brought down to us through the centuries and which does not exist at any specific location. It’s a state of mind which is regenerated throughout the centuries by a body of people who traditionally carry the title of professor, but even that title is not part of the real University. The real University is nothing less than the continuing body of reason itself.

In addition to this state of mind, “reason,” there’s a legal entity which is unfortunately called by the same name but which is quite another thing. This is a nonprofit corporation, a branch of the state with a specific address. It owns property, is capable of paying salaries, of receiving money and of responding to legislative pressures in the process.

But this second university, the legal corporation, cannot teach, does not generate new knowledge or evaluate ideas. It is not the real University at all. It is just a church building, the setting, the location at which conditions have been made favorable for the real church to exist.

Confusion continually occurs in people who fail to see this difference, he said, and think that control of the church buildings implies control of the church. They see professors as employees of the second university who should abandon reason when told to and take orders with no backtalk, the same way employees do in other corporations.

They see the second university, but fail to see the first.

R. Pirsig, Zen and the Art of Motorcycle Maintenance, New York: Bantam Books, 1974, 140-1.

 

Cosa pensi che sia la vera Università?

I suoi appunti rispondono a questa domanda così:

La vera Università è una condizione mentale. E’ quella grande eredità del pensiero razionale che ci è stata tramandata attraverso i secoli e che non esiste in alcun luogo specifico; viene rinnovata attraverso i secoli da un corpo di adepti tradizionalmente insigniti del titolo di professori, ma nemmeno questo titolo fa parte della vera Università. Essa è il corpo della ragione stessa che si perpetua.

Oltre a questa condizione mentale, la ‘ragione’, c’è un’entità legale che disgraziatamente porta lo stesso nome, ma è tutt’altra cosa. Si tratta di una società senza scopi di lucro, di un ente statale con un indirizzo specifico, che ha delle proprietà, paga stipendi, riceve contributi materiali e di conseguenza può subire pressioni dall’esterno.

Ma questa università, l’ente legale, non può insegnare, non produce nuovo sapere e non vaglia le idee. È solo un edificio, la sede di una chiesa, il luogo in cui sono state create le condizioni favorevoli a che la vera chiesa potesse esistere.

La gente non riesce a vedere questa differenza, disse Fedro, e crede che il controllo degli edifici della chiesa implichi il controllo della chiesa stessa, considera i professori semplici impiegati della seconda università, che dovrebbero rinunciare alla ragione a comando e ricevere ordini senza discuterli, come fanno gli impiegati delle altre aziende.

Questa gente vede la seconda università, ma non riesce a vedere la prima…

R. PIRSIG, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Milano, Adelphi, 1981, 149-50.