Le tappe del FSE: a che punto siamo?

Il Legislatore italiano negli ultimi due anni ha dato un’accelerata alla gestazione dei provvedimenti normativi in tema di FSE. Il “Decreto Crescita 2.0” ha introdotto la prima definizione legislativa di fascicolo (art. 12 D.L. 179/2012) e il successivo “Decreto del Fare” ha segnato un iter cadenzato per la realizzazione dell’infrastruttura nazionale per l’interoperabilità dei FSE regionali (da realizzarsi entro il 31 dicembre 2015).

Entro il 30 giugno le Regioni e le Province Autonome dovranno presentare all’AgID e al Ministero della Salute il proprio piano di progetto per la realizzazione del FSE, redatto sulla base delle linee guida rese disponibili il 31 marzo 2014.

Entro 60 giorni dalla presentazione dei piani di progetto, l’AgID e il Ministero della Salute dovranno valutare la rispondenza degli stessi ai decreti di cui al co. 7 art. 12 del D.L. 179/2012 e, in particolare, ne condizioneranno l’approvazione alla piena fruibilità dei dati regionali a livello nazionale, per indagini epidemiologiche, valutazioni statistiche, registri nazionali e raccolta di dati a fini di programmazione sanitaria nazionale.

Lo schema del primo decreto da emanarsi ex art. 12 co. 7, D. L. 179/2012 (che identifica i contenuti del FSE, i limiti di responsabilità e i compiti dei soggetti che concorrono alla sua implementazione, i sistemi di codifica dei dati, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti dell’assistito, le modalità e i livelli diversificati di accesso al FSE, la definizione e le relative modalità di attribuzione di un codice identificativo univoco dell’assistito, i criteri per l’interoperabilità del FSE a livello regionale, nazionale ed europeo, nel rispetto delle regole tecniche del sistema pubblico di connettività, nonché le modalità di accesso ai servizi sanitari online da parte del cittadino) ha ricevuto parere favorevole dalla Conferenza Stato-Regioni il 13 marzo 2014.

Il 22 maggio 2014 lo schema di decreto ha ricevuto parere favorevole da parte del Garante privacy.

Il primo decreto attuativo è, dunque, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.